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Paghe da fame per chi produce i nostri vestiti: cosa fare

Per noi abituati al tenore di vita dei Paesi ricchi e ai diritti conquistati con oltre un secolo di battaglie sindacali è difficile immaginare che vi siano lavoratori che lavorano 80 ore settimanali, per paghe di 25 euro al mese, in ambienti malsani e insicuri [1]. Eppure in tale situazione si trovano milioni di lavoratori. E la stragrande maggioranza di loro è sfruttata in tal modo per consentire agli azionisti delle aziende di fare alti […]

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Se gli organi di informazione disinformano sull’effetto serra

“Le vittime sul ghiacciaio non hanno niente di esotico, erano persone in vacanza, gente comune. La verità è che abbiamo cominciato a morire di cambiamento climatico anche noi, in Italia”. Così il sottotitolo dell’articolo “Marmolada, quei morti per il clima”, uscito su Repubblica [1]. Quest’articolo è l’emblema della sottile, gravissima disinformazione che i cittadini continuamente hanno sul cambiamento climatico. Le 11 persone morte sulla Marmolada non sono infatti i primi italiani morti a causa del

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La lezione che viene dall’accoglimento dei profughi dell’Ucraina

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina 5 milioni di persone hanno lasciato il Paese cercando rifugio nella UE (circa 1 milione si è rifugiato in Russia) [1]. L’Unione Europea ha risposto a questa tragedia in maniera encomiabile, intervenendo immediatamente a livello giuridico, economico e comunicativo. Infatti si è stabilito che a tutti i profughi ucraini deve essere dato un permesso di soggiorno valido dodici mesi, prorogabile. Grazie a questo permesso essi possono esercitare

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Federalismo fiscale e autonomia differenziata: due strumenti per dare ancora più soldi al Nord e meno al Sud

Nel precedente numero della newsletter dell’Associazione Marco Mascagna illustravamo la scandalosa disparità di trattamento da parte dello Stato tra le regioni del Nord e Centro Italia, da una parte, e quelle del Sud, dall’altra. La Campania è ultima in graduatoria per dotazione di personale delle ASL (70,6 dipendenti ogni 10.000 abitanti, mentre in Toscana sono 130 dipendenti ogni 10.000 abitanti, inEmilia Romagna 126 dipendenti, in Piemonte e Umbria 122, in Veneto 117) [1]. Tale disparità

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Lo Stato dà ogni anno alle regioni del Nord e del Centro 17.065 euro per abitante, mentre a quelle del Sud 13.394 euro. Ma il Nord vuole ancora di più

In Campania il personale delle ASL è pari a 70,6 dipendenti ogni 10.000 abitanti. In Toscana sono quasi il doppio: 130 dipendenti ogni 10.000 abitanti. Le ASL della Campania sono quelle con meno risorse umane. L’Emilia Romagna ha 126 dipendenti ogni 10.000 abitanti, il Piemonte e l’Umbria 122, 118 le Marche, 117 il Veneto, 97 la Liguria, 87 la Lombardia (che ha però “appaltato” al privato molte attività delle ASL). La differenza tra Campania (e

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